Migros Ticino si prefigge di dare un contributo alla qualità della vita della regione nella quale opera. In tale contesto la riduzione dell’impatto ambientale delle sue attività gioca un ruolo di primo piano.
Migros Ticino ha definito con l’Agenzia dell’energia per l’economia (AEnEC) degli obiettivi per la riduzione dell’impatto ambientale delle sue attività per l’anno 2024, su base 2013: l’aumento dell’efficienza energetica e la riduzione dell’intensità di CO2 sono fissate rispettivamente al 23.4% e al 30% nei punti di vendita, nonché al 20% rispettivamente al 100% per la sede centrale di Sant’Antonino.
Le misure realizzate tra il 2013 e il 2022 hanno permesso di aumentare l’efficienza energetica del 24.7% nei punti vendita e del 40.0% nella sede centrale; la riduzione dell’intensità di CO2 è stata invece del 40.1% per i punti vendita e del 100% per la sede centrale. I dati sono stati verificati e certificati dall’AEnEC.
In questo contesto s’inserisce anche l’ordinazione di due nuovi camion total electric e di un mezzo pesante a idrogeno, che nei prossimi anni andranno a completare la flotta di veicoli a combustione Euro 6.
In termini di riduzione massima delle emissioni l’azienda ha deciso inoltre di allinearsi alla filosofia della maggior parte delle cooperative Migros e dal 2022 rinuncia ai buoni proventi derivanti dallo smercio di articoli pirotecnici.
Al fine di minimizzare la propria impronta ecologica, Migros Ticino privilegia il trasporto su ferrovia per la merce in entrata, laddove possibile. A testimonianza di questo impegno, nel 2023 il 43.2% della merce ha raggiunto la sede centrale Migros di Sant’Antonino tramite binari (di cui il 10.8% tramite trasporto intermodale: rotaia fino a Cadenazzo e quindi gomma fino in Via Serrai 1). Dal canto loro gli arrivi su strada (56.8%) sono tutt’ora indispensabili, per molteplici ragioni: forniture locali o da Sud, freschezza della merce, orari di consegna, ecc..
La valorizzazione di rifiuti e scarti generati dalla Cooperativa e depositati dai clienti nei punti di raccolta nel corso del 2023 (3’100 tonn.), ha confermato la tendenza positiva degli ultimi anni. Le misure introdotte e/o perfezionate hanno infatti permesso di ridurre dell’8.7% gli scarti globali rispetto al 2022 e del 19.6% rispetto al 2021. A beneficiare maggiormente di questa riduzione sono stati gli scarti organici, ridotti del 18.5% (- 211 tonn.) nel corso dell’ultimo anno, grazie a una migliore gestione della merce (ottimizzazione dei sistemi di riordino, formazione nelle filiali, audit, ecc.). Rispetto al 2022, il tasso di riciclaggio è sceso sotto l’80% (79.6%), ma questa leggera flessione è da ricondurre alla già citata diminuzione degli scarti alimentari.